10 Ottobre 2021 - Centro Coordinamento Grigi Club: operativi e ottimisti.

Da qualche giorno Alessandro Cassarà è il presidente del Centro Coordinamento Grigi Club, l’organismo che, nel riunire quattro realtà organizzate del tifo, si occuperà dell’organizzazione delle trasferte al seguito dell’Alessandria.

“E’ stato una decisione logica e non più rinviabile – afferma Cassarà – presa ragionando anche con la società, dal momento che per questioni contabili e gestionali occorreva creare un organismo che facesse da supporto a un’attività come le trasferte che sono, di fatto, un’iniziativa commerciale che presuppone costi e responsabilità, da cui non è possibile sottrarsi.”

Come si è arrivati alla tua elezione?

“In maniera molto trasparente abbiamo deciso con gli altri 3 club (Amici dei Grigi, Grigi Club Oviglio e Club Ciccio Marescalco) che fanno parte del Coordinamento, oltre a quello che presiedo io (Materia Grigia) di arrivare a una rotazione delle presidenze, in modo da condividere sempre e comunque compiti e lavoro. Il primo Presidente sarò con un vice che è Andrea Fucci. Al nostro fianco un segretario, un tesoriere e un consiglio direttivo, in base a uno statuto che declina le nostre funzioni. Alla fine del mio mandato, che durerà un anno, ci sarà spazio per un nuovo presidente.”

L’organizzazione delle trasferte sarà il vostro compito essenziale…

“Certo – conferma Cassarà – con la disposizione che i partecipanti siano tesserati ai club che hanno aderito al Centro Coordinamento secondo una regola prescritta dalla FISSC, la Federazione italiana sostenitori squadre di calcio, a cui aderiamo.”

Si lavora dunque alla trasferta di Como. Con quale spirito?

“Ovunque c’è molta positività. I tifosi e i sostenitori hanno capito quanto questa serie B tanto attesa sia un campionato bello e avvincente e quanto sia importante difendere questa dimensione che valorizza la città, oltre a farci vedere un bel calcio. Per questo siamo tutti quanti concentrati a fare le cose per bene, coinvolgendo il maggior numero possibile di persone. Vedo molta partecipazione, tra i volti nuovi, soprattutto i giovani, e quelli che che si sono riavvicinati. Tutti, insomma, vogliamo giocarcela fino in fondo.”