Ecco i calciatori più espulsi che militano nel campionato di Serie A: a quota quattro due calciatori di Inter e Milan
In un campionato come la Serie A, dove la competizione è feroce e la tensione sempre alta, il cartellino rosso è un avvenimento che può cambiare radicalmente una partita. La regola è semplice: il calciatore che commette un fallo grave o accumula due ammonizioni durante la stessa gara viene espulso, lasciando la propria squadra in inferiorità numerica. Eppure, nonostante l’intensità delle sfide e la consapevolezza delle conseguenze, c’è chi sembra non riuscire a contenere la propria foga agonistica, finendo per ricevere più di un rosso nel corso della propria carriera.
Nel contesto della Serie A 2024/25, seppur il cartellino blu (l’esperimento di sanzioni alternative per infrazioni più lievi) potrebbe rendere la vita più semplice ad alcuni, la realtà dei fatti è che per alcuni giocatori il rosso è una costante. Secondo i dati più recenti, la media di espulsioni nelle ultime stagioni è di circa 6,5 cartellini rossi a squadra per campionato. Questo dato non è particolarmente alto, ma se si osservano i calciatori singoli, emergono alcuni protagonisti che sembrano avere una particolare “affinità” con il cartellino rosso.
Espulsioni in carriera: ben 10 per un Campione d’Italia
Sebbene la disciplina e la tattica siano componenti essenziali per ogni squadra, il fattore nervosismo e l’emotività in campo possono giocare brutti scherzi. Nonostante l’esperienza, alcuni calciatori non riescono a evitare di cadere nella trappola di reazioni impulsive, che li portano a essere espulsi. Un esempio lampante è Mário Rui, difensore del Napoli, che detiene il record di espulsioni tra i giocatori attualmente in Serie A (ma è fuori lista tra i partenopei), con ben 10 cartellini rossi, divisi equamente tra doppi gialli e rossi diretti. Negli ultimi tre anni, il portoghese è stato espulso ben 3 volte, un dato che parla da sé.
Ma non è solo lui a pagare il prezzo di un controllo non sempre impeccabile. Altri calciatori che hanno avuto numerosi cartellini rossi sono Mateus Wieteska e Federico Ceccherini, entrambi con 4 espulsioni all’attivo nell’ultimo triennio. Da segnalare anche il ritorno in Serie A di Nicolò Zaniolo, che sembra non essere riuscito a contenere i suoi istinti e ha già raccolto 4 espulsioni, un record che potrebbe continuare ad aumentare se non trova il giusto equilibrio tra aggressività e disciplina.
I calciatori più espulsi in Serie A: i veri “specialisti” del rosso
Quando si guarda alla storia delle espulsioni in Serie A, ci sono alcuni nomi che emergono più di altri. Se consideriamo i dati accumulati negli ultimi anni, è possibile notare come alcuni giocatori abbiano avuto una carriera contrassegnata da molteplici sanzioni disciplinari. Tra questi Mehdi Taremi e Theo Hernández, due dei più temuti attaccanti e difensori della Serie A, sono stati espulsi per ben 4 volte nell’ultimo periodo, dimostrando come anche i giocatori più talentuosi non siano immuni alla frustrazione del gioco. Ed il francese il rosso l’ha preso anche in questo campionato, nello scorso Fiorentina-Milan, con annesse due giornate di squalifica e salendo a quota 5 nella speciale classifica.
Se da una parte i giocatori di una certa età, come Mário Rui, potrebbero essere considerati esperti nella gestione delle emozioni, dall’altra ci sono giovani talenti che ancora non riescono a tenere sotto controllo il loro spirito di combattimento. Balthazar Pierret, arrivato al Lecce quest’estate, è un esempio di come un giovane calciatore possa accumulare una grande quantità di cartellini. In Francia, Pierret ha collezionato 29 ammonizioni e 5 espulsioni, numeri che fanno presagire che anche in Serie A non avrà vita facile se non modera la sua aggressività.
In questo contesto, non bisogna dimenticare che le squadre come l’Atalanta si sono distinte per un atteggiamento più controllato, con solo 11 espulsioni nelle ultime tre stagioni, un dato che le colloca tra le squadre meno indisciplinate. La disciplina in campo, quindi, è anche una questione di approccio tattico e mentale, e una squadra che riesce a mantenere la calma può ottenere vantaggi notevoli.